La sua particolarità è il fatto di essere un’enclave costiera di un Comune montano, distante quasi 50 chilometri, il suo fascino è, oltre al mare trasparente, l’atmosfera di decadenza che aleggia nel porticciolo abbandonato, testimone dell’attività estrattiva, di cui rimangono solo flebili ricordi. Porto Santoru è un tratto di litorale appartenente al territorio di Lanusei, ma in realtà la spiaggia è decisamente più vicina alla Marina di Tertenia. Le tonalità delle sue acque sono cangianti, dall’azzurro al verde smeraldo, le onde si infrangono in aspre scogliere rocciose sopra le quali domina un ‘tappeto’ di verde mediterraneo. In spiaggia convivono sabbia e ciottoli, non ci sono servizi, solo l’abbraccio della natura incontaminata e dell’incantevole mare ogliastrino.
La trasparenza delle acque attira gli appassionati di snorkeling e pesca subacquea, mentre grazie all’esposizione ai venti la spiaggia è frequentata da chi ama cavalcare le onde con wind e kite surf. Oggi il litorale gode di una particolare intimità, mentre a partire dagli anni Trenta del XX secolo vide svilupparsi un viavai di uomini, merci e navi.
La sua particolarità è il fatto di essere un’enclave costiera di un Comune montano, distante quasi 50 chilometri, il suo fascino è, oltre al mare trasparente, l’atmosfera di decadenza che aleggia nel porticciolo abbandonato, testimone dell’attività estrattiva, di cui rimangono solo flebili ricordi. Porto Santoru è un tratto di litorale appartenente al territorio di Lanusei, ma in realtà la spiaggia è decisamente più vicina alla Marina di Tertenia. Le tonalità delle sue acque sono cangianti, dall’azzurro al verde smeraldo, le onde si infrangono in aspre scogliere rocciose sopra le quali domina un ‘tappeto’ di verde mediterraneo. In spiaggia convivono sabbia e ciottoli, non ci sono servizi, solo l’abbraccio della natura incontaminata e dell’incantevole mare ogliastrino.
La trasparenza delle acque attira gli appassionati di snorkeling e pesca subacquea, mentre grazie all’esposizione ai venti la spiaggia è frequentata da chi ama cavalcare le onde con wind e kite surf. Oggi il litorale gode di una particolare intimità, mentre a partire dagli anni Trenta del XX secolo vide svilupparsi un viavai di uomini, merci e navi. Il porticciolo, oggi abbandonato, era il punto dove le imbarcazioni caricavano i minerali estratti nella vicina miniera di Santoru. Potrai ancora osservare i resti di strutture in cemento armato e di un molo, dove attraccavano le imbarcazioni, che ospitava un nastro trasportatore. In prossimità della miniera, nell’entroterra, si sviluppò anche un piccolo villaggio, detto Santoru ‘e Susu, vicino al quale, in posizione panoramica, sorgeva la casa del direttore della miniera.
Verso sud troverai altre due calette selvagge e circondate da un paesaggio mozzafiato: la spiaggia Pagliuzze Dorate e la cala Maccittu Aresti. L’arenile della prima presenta sabbia dorata mista a ciottoli, mentre la seconda è completamente ciottolosa. Entrambe condividono con Santoru la bellezza le tinte azzurro-verdi e l’intima connessione con la natura. A nord, invece, uscirai dall’isola amministrativa di Lanusei per entrare nel lunghissimo litorale – ben dodici chilometri – della Marina di Tertenia. Spiagge sabbiose si alternano a ruvide scogliere, disegnando un litorale frastagliato e lambito da una striscia di vegetazione mediterranea. Spiccano Foxi Murdegu, ‘sorvegliata’ dalla Torre di san Giovanni Sarrala; Foxi Lioni, nel cui arenile spuntano ciottoli grigi e rosa, e Barisoni, con un fondale roccioso e punteggiato di scogli, ideale per le esplorazioni subacquee.