Più forte del tempo, dell’acqua e del vento. Il complesso di sa Oche 'e su Bentu, ‘la voce del vento’, incastonato nel fondo della maestosa valle di Lanaitto (o Lanaittu), nel territorio di Oliena, incarna la grandiosità della natura. Tra alte pareti verticali, tassi, aceri e ginepri secolari, i fenomeni carsici hanno creato nei millenni un luogo dove il vento corre sull’acqua così forte da ululare. Mentre le esplori, tendi l’orecchio e ascolta il suono dei flussi d’aria generati dall’acqua al loro interno.
Insieme Sa Oche e su Bentu sono tra le grotte più grandi in Europa. Presentano cavità lunghe chilometri e ampie sale alte sino a cento metri, arricchite di stalattiti e stalagmiti, gallerie e pavimentazioni ricoperte da cristalli affilati, in uno scenario di fenditure, laghi sotterranei e spiaggette di sabbia quarzosa. Per raggiungerle percorrerai un sentiero di trekking all'interno della valle olianese che parte dallo stesso campo base da cui potrai giungere anche al villaggio nuragico sa Sedda ‘e sos carros.
Dentro sa Oche, dopo forti temporali, grandi quantità d’acqua spingono l’aria nelle cavità provocando boati. La grotta ha un ampio ingresso con tre laghi, si apre a 150 metri d’altitudine e si sviluppa per circa 400 metri. Su Bentu, accessibile solo a esperti speleologi è una porzione del sistema ipogeico del Supramonte, attraversata da un fiume che arriva dagli altopiani di Orgosolo e Urzulei e risale in superficie alle sorgenti de su Gologone - altro gioiello naturalistico di Oliena - dopo aver percorso decine di chilometri nelle viscere terrestri. Si spalanca a 200 metri d’altitudine e ha uno sviluppo ampio e complesso, su vari livelli, di circa 16 chilometri. Collegata da un sifone alla gemella ‘Voce’, ha un andamento orizzontale con laghi, saloni e impressionanti dislivelli, caratteristiche che la rendono unica, teatro delle ricerche speleologiche di esploratori di tutto il mondo.
La sensazione di immensità della natura ti accompagnerà anche nel vicino villaggio di Tiscali, ultima roccaforte delle popolazioni nuragiche, e in altre grotte del Supramonte di Oliena e Dorgali: la meravigliosa Ispinigoli, s’Abba medica e Grotta Corbeddu, dimora di un leggendario bandito, con tracce umane di diecimila anni fa e resti di un cervo preistorico di 30 mila anni fa.