Lo scrittore Lawrence ne rimase così colpito da dedicargli un capitolo dell’opera ‘Mare e Sardegna’ (1924): Sorgono si erge nel centro dell’Isola, a 700 metri d’altezza sul versante occidentale del Gennargentu, attorniato da boschi di conifere, lecci, roverelle, castagni, noccioli e macchia mediterranea, popolati da mufloni, cervi, daini (nella riserva di santu Loisu) e sorvolati da aquila reale e falco pellegrino. Il borgo, di mille e 700 abitanti, è centro nodale del Mandrolisai, la più sud-occidentale delle Barbagie, luogo di radicate tradizioni e incroci linguistici: vi si parla il sardo ‘di mezzo’. Il territorio offre paesaggi montani granitici scolpiti dal vento e panorami suggestivi sull’altopiano di Iscalas, a Serra Longa e nelle foreste di monte Littu e di Uatzo, attraversata da sentieri di trekking e dalla ferrovia del Trenino verde, che ha la sua stazione capolinea in paese.